Pensioni: rivalutazione in bilico per oltre 57mila residenti in Fvg

Su due pagine pubblicate sui quotidiani regionali Il Piccolo e Messaggero Veneto, si parla del report sulle pensioni a cura del Dipartimento previdenza della Cgil, secondo le cui stime sono più di 57 mila (57.643) i residenti in Friuli Venezia Giulia che si vedranno bloccata la rivalutazione della pensione rispetto all’inflazione se, come appare ormai scontato, nella legge di Bilancio il governo continuerà a proporre il meccanismo già applicato nel 2023 e nel 2024: si parla dei trattamenti pensionistici sopra i 1.650 euro. E se a livello nazionale il taglio potrebbe far risparmiare alle casse dello Stato, complessivamente, un altro miliardo di euro, solo nella nostra regione il mancato esborso garantirebbe alle finanze pubbliche nel 2025 un risparmio pari a 60 milioni.

Renato Bressan, segretario generale dello Spi Cgil Fvg, sottolinea l’impatto che rischia di avere l’ulteriore taglio, in un periodo in cui l’inflazione sta colpendo in particolare i redditi medio-bassi: «Stiamo parlando di pensioni medie, nella maggior parte dei casi. Pensiamo, ad esempio, a un pensionato 80enne che prende 1.700 euro e che può avere delle necessità di spese sanitarie significative ogni mese. È chiaro che l’impatto di questi tagli può farsi sentire eccome, tanto più in questa regione dove il numero di persone anziane è più alto che in altre aree del Paese».