Welfare, necessari nuovi stanziamenti con la manovra estiva

«La priorità non sono i contenitori, ma i contenuti, cioè la reale domanda di cura e di assistenza che viene dai cittadini, e in particolare dagli anziani e dai non autosufficienti, che rappresentano le fasce più deboli». A dirlo sono i segretari regionali dei sindacati pensionati Ezio Medeot (Spi-Cgil), Gianfranco Valenta (Fnp-Cisl) e Magda Gruarin (Uilp-Uil), che hanno scritto al presidente della Regione Renzo Tondo, nelle sue vesti di e assessore alla Sanità, per sollecitare un incontro in vista della discussione in Consiglio delle variazioni di bilancio.
L’obiettivo non è quello di discutere sugli assetti istituzionali e su come questi verranno toccati dall’annunciata riforma sanitaria, ma quello più immediato di ridiscutere le risorse messe a disposizione sul welfare: «Di fronte all’inasprimento della crisi – spiegano Medeot, Valenta e Gruarin – e delle difficoltà di reddito di migliaia di famiglie, la priorità non è certo quella di discutere sulle architetture istituzionali, che possono forse giovare all’immagine del governatore ma non risolvono i problemi delle persone: per dare risposte concrete sono indispensabili ulteriori stanziamenti che mettano in sicurezza e rafforzino il nostro sistema di welfare e protezione sociale. In particolare – aggiungono – vanno potenziati i servizi territoriali e l’assistenza domiciliare ad anziani e non autosufficienti, che in alcune realtà, e nonostante l’incremento della dotazione nel 2012, fa segnare una preoccupante crescita delle liste di attesa».
Tra gli altri punti critici ribaditi dai sindacati, sui quali viene sollecitata la ripresa del confronto con Tondo, la possibilità di esenzioni sui ticket sulla diagnostica e sul pronto soccorso, oltre che sull’addizionale regionale Irpef, l’avvio del piano montagna, l’esigenza di sbloccare il piano di riqualificazione delle case di riposo, l’incremento della quota regionale per l’abbattimento delle rette e i suoi criteri di applicazione. Temi sui quali Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil contano di potersi confrontare a breve anche con l’Anci regionale, «per conoscere il punto di vista dei sindaci – concludono i segretari – ed individuare quali sono le emergenze sulle quali intervenire e stanziare maggior risorse, anche a fronte dell’incremento delle imposte locali e delle tariffe».