Spilimbergo: bene il Patto antievasione, ora il Comune riprenda il confronto coi sindacati

Il Comune di Spilimbergo ha deciso di firmare il “Patto antievasione” con l’Agenzia delle Entrate, impegnandosi così a contrastare un fenomeno che, secondo l’indagine del Centro studi sintesi e del Sole 24 Ore, vede a Spilimbergo un tasso di infedeltà fiscale del 13,8%, il terzo più alto della provincia di Pordenone, prima a livello regionale per propensione all’evasione. È una buona notizia, che risponde alle reiterate richieste che i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno presentato all’amministrazione comunale già nel corso del 2011, così come alle altre amministrazioni locali.
Si tratta di una scelta indispensabile e ineludibile, in un Paese dove l’evasione toglie alle casse pubbliche almeno 120 miliardi l’anno e in momento di carenza estrema di risorse pubbliche, con il rischio di tagli o di rincari per i servizi sociali. Se ben gestito, il patto potrà portare ossigeno alle casse comunali in forte sofferenza, giacché il 100% di quanto introitato dal fisco a seguito delle “segnalazioni qualificate” del Comune confluirà proprio nelle casse di quest’ultimo.
Ma è solo un primo passo: ora occorre che il Comune di Spilimbergo si impegni a promuovere questa scelta coerente anche nei confronti delle altre amministrazioni del mandamento, per far davvero decollare iniziative come questa nel territorio, mettendo in campo gli operatori necessari, formati con il supporto dell’Agenzia delle Entrate, per recuperare parte delle risorse finora illegittimamente sottratte alla collettività. Quanto all’utilizzo dei maggiori introiti che ne deriveranno, sosteniamo la necessità di destinarli allo sviluppo della rete territoriale dei servizi e degli interventi sociali, come convenuto con l’Anci del Fvg il 27 aprile del 2011.
Restiamo comunque in attesa di concordare al più presto con il Comune una data per riprendere il confronto avviato il 19 gennaio in materia di welfare locale, dalla gestione dei servizi gestiti alla compartecipazione dei cittadini ai costi, che va collegata alle reali capacità economiche delle famiglie attraverso il ricorso all’Isee, definendo un’intesa sui temi che abbiamo messo sul tavolo del confronto. In questo contesto ribadiremo la nostra totale contrarietà  a qualsiasi ridimensionamento del servizio “Pronto mi porta”, utilizzato da oltre 1.500 anziani. Un confronto, quello sul welfare, che vogliamo portare avanti con tutti i Comuni dell’ambito, per rivendicare interventi a contrasto della povertà e nuove fasce di esenzione dalle addizionali, dalle imposte e dalle tariffe locali, dall’Imu ai rifiuti, con l’obiettivo di tutelare gli anziani e tutte le famiglie a basso reddito.