Spi Fvg all’offensiva su fisco e welfare. Medeot confermato segretario
Sarà ancora Ezio Medeot a guidare lo Spi-Cgil Fvg, l’organizzazione sindacale più rappresentativa a livello regionale con i suoi 63mila iscritti. A deciderlo il congresso regionale tenutosi ieri a Pasian di Prato, a chiusura di un percorso che ha visto svolgersi ben 129 assemblee a livello regionale, con la partecipazione di quasi 8mila iscritti, pari al 13% della base associativa.
BISTRATTATI. «Siamo l’espressione ““ dichiara il segretario ““ di quella che nella percezione di molte persone e di parte dei media passa quasi come una sorta di categoria privilegiata. Questo atteggiamento si riflette anche nelle prime misure del Governo Renzi, sordo alle richieste di milioni di pensionati, che oggi si sentono trattati come cittadini di serie B, in un Paese dove il prelievo su salari e pensioni sta diventando insostenibile, mentre l’evasione sottrae ogni anno 130miliardi di euro all’erario e agli enti previdenziali».
IL WELFARE. A preoccupare non soltanto l’assenza di interventi a sostegno delle pensioni, ma anche la tenuta di un welfare messo a dura prova dai tagli. Se a livello regionale il welfare tiene, anche da noi esistono delle criticità . Nell’ambito dei tavoli aperti con la Giunta regionale, lo Spi stila un elenco di richieste ben precise: «Accelerare ““ spiega Medeot ““ il regolamento sulla riclassificazione delle case di riposo, contrastando l’aumento delle rette. Ripristinare in sede di manovra estiva i fondi sul welfare tagliati dall’ultima finanziaria regionale, riportando tutti i capitoli quantomeno sui livelli del 2013. Mettere in sicurezza e potenziare il Fap e l’assistenza domiciliare. Garantire la centralità dei distretti nella regia degli interventi sul territorio. Territorio che deve diventare il baricentro del sistema sanitario, come previsto dalle linee guida della nuova riforma sanitaria, cui va data immediata attuazione».
GLI ANZIANI E LA CRISI. Lo Spi condivide l’esigenza di mettere il lavoro al centro delle politiche per la ripresa, ma rivendica un’inversione di tendenza anche nei confronti dei pensionati, «che negli ultimi dieci anni ““ denuncia Medeot ““ hanno perso il 30% del proprio potere d’acquisto, ma che nonostante questo continuano a svolgere un ruolo insostituibile non soltanto in ambito familiare, ma anche nel volontariato e nel terzo settore. Ruolo che lo Spi chiede di valorizzare e sostenere attraverso una legge regionale sull’invecchiamento attivo, «in linea ““ spiega Medeot ““ con gli impegni assunti dalla presidente Serracchiani in sede di campagna elettorale».
LOTTA ALL’EVASIONE. Il messaggio che deve passare anche attraverso i congressi Spi e Cgil, per i pensionati, è che non esiste alcuna contrapposizione tra le generazioni, ma solo l’esigenza di politiche capaci di garantire allo stesso tempo una maggiore equità sociale e il rilancio dei consumi, tutelando i redditi più bassi. «Dal contrasto all’evasione, oltre che dalla lotta agli sprechi e alle inefficienze della spesa pubblica, possono e devono arrivare ““ conclude il segretario ““ le risorse per finanziare una grande operazione di redistribuzione del reddito e della ricchezza, fondamentale per far ripartire il Paese. Per questo continuiamo a sollecitare un maggiore impegno delle nostre amministrazioni locali su quei patti anti-evasione che a livello regionale registrano purtroppo un’adesione ancora bassissima».