Spi, Fnp e Uilp: a Trieste serve un salto di qualità nel welfare locale
Spi Cgil, Cisl Fnp e Uilp Uil di Trieste hanno presentato una piattaforma di richieste alle istituzioni locali in merito alle politiche a favore degli anziani. L’alta percentuale di popolazione di ultrasessantacinquenni in città , pari al 28% dei residenti, colloca infatti Trieste in vetta alle classifiche italiane. Proprio per questo i sindacati dei pensionato richiedono un salto di qualità nel sistema pubblico di welfare locale, in primo luogo attraverso il superamento delle difficoltà relazionali tra i molti attori coinvolti: è questo il succo della Piattaforma territoriale Trieste, un documento di richieste che li sindacati pensionati Cgil Cisl e Uil formulano a tutte le realtà istituzionali e sociali che a diverso titolo intervengono sulle politiche dell’anziano
«Si tratta di un documento vasto – dice Adriano Sincovich, segretario dello Spi Cgil di Trieste – che affronta tre grandi filoni di problematiche che riguardano l’anziano, ovvero le politiche sanitarie, quelle sociali con la richiesta di potenziamento dei servizi che sono in preoccupante diminuzione, e poi la parte previdenziale, perché le pensioni hanno perso valore e potere d’acquisto».
Le organizzazioni sindacali, tra l’altro, pur condividendo la riforma sanitaria varata dalla Regione tre anni fa, temono che questa resti incompiuta o peggio che sia vittima di tagli di risorse visti i costi sempre maggiori di molti ambiti. In particolare, secondo Spi, Uilp e Fnp, è fondamentale dare totale attuazione ai servizi previsti sul territorio.