Siglato il Protocollo d’intesa sulla “Promozione della salute e politiche sociali in Fvg”
Dopo una lunga trattativa iniziata il 2 settembre, nella serata di martedì 10 novembre è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra Anci, FederSanità e Conferenza Permanente di sindaci del Fvg ed i Sindacati regionali dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL.
Una trattativa che si era ben avviata con l’incontro del 2 settembre scorso, cui ha fatto seguito una bozza di Protocollo proposta unitariamente come SPI FNP UILP – già in possesso di tutte a tutte le Segreterie comprensoriali in copia cartacea – cui ha fatto seguito una controproposta delle controparti che, per essere quasi priva di contenuti, ha rischiato di provocare la rottura.
Con pazienza, abbiamo integrato e modificato quel testo irricevibile, introducendovi le nostre posizioni fino a giungere, dopo un ping-pong di bozze e modifiche, ad un Protocollo quadro che abbiamo ritenuto utile sottoscrivere come “primo atto di un percorso di approfondimento, confronto, concertazione e definizione di ulteriori intese, finalizzate a dare attuazione agli obiettivi ed agli impegni condivisi ed a monitorare i risultati di salute”, come recita la conclusione del comunicato stampa congiunto. Un Protocollo quadro che, riteniamo, potrà essere un utile supporto anche per la contrattazione territoriale.
Va segnalato che abbiamo potuto ottenere questo che giudichiamo un buon risultato in questa fase difficile grazie all’impegno profuso, alla condivisione degli obiettivi ed alla tenuta unitaria nel sostenerli tra SPI, FNP e UILP regionali.
Il Protocollo contiene tutto quello che avevamo richiesto, prima con le richieste presentate il 31 luglio e, successivamente, formalizzate con una proposta di testo? Certamente No. In particolare, mancano due questioni importanti: un impegno rivolto ai Comuni affinché si attivino anch’essi nella lotta all’evasione fiscale che sottrae ingenti risorse a tutti i cittadini ed in particolare a quelli meno abbienti ed un Protocollo aggiuntivo che delineasse un sistema organico e condiviso di relazioni sindacali a livello regionale e territoriale.
Tuttavia, per giungere ad un’intesa, come sempre, occorre ricercare quel massimo comune che tutte le Parti in causa, nel momento dato, ritengono di poter sottoscrivere. Adesso, con pazienza e tenacia, si tratta di proseguire l’impegno unitario per tramutare le affermazioni condivise in risultati esigibili per i pensionati e per tutti i cittadini.