Sanità , venerdì 27 a Monfalcone la protesta dei pensionati Cgil-Cisl-Uil
Potenziare i due distretti sanitari del Basso e dell’Alto Isontino, dando loro autonomia e risorse, anche per migliorare gli standard sull’assistenza e sulla riablitazione domiciliare, oggi inferiori alla media regionale. Attivare, su tutto il territorio dell’Azienda sanitaria n. 2, il servizio di trasporto gratuito per i non autosufficienti che devono sottoporsi a visite specialistiche ed esami. Migliorare la messa in rete telematica tra gli ospedali e gli ambulatori. Velocizzare le liste di attesa e potenziare i servizi di Pronto soccorso. Queste le priorità che i sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil della provincia di Gorizia tornano a rivendicare nei confronti dei vertici dell’Azienda sanitaria 2, un mese dopo l’incontro, «giudicato non soddisfacente», con i vertici dell’azienda sanitaria.
Per rilanciare queste richieste è stato indetto un presidio con volantinaggio che si terrà nella mattinata di venerdì 27 gennaio, dalle 9.30 alle 11.30, all’ingresso dell’ospedale San Polo di Monfalcone. «Vogliamo risposte chiare e concrete ai problemi che abbiamo posto», si legge in una nota unitaria delle segreterie provinciali, che chiedono di accelerare il percorso di attuazione della riforma sanitaria regionale. «Una riforma ““ si legge ancora nella nota ““ che i sindacati pensionati hanno condiviso da subito, proprio per gli obiettivi che essa si prefigge, a partire dal potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale. A oggi ““ concludono però i sindacati ““ dobbiamo però registrare forti ritardi nell’attuazione di quegli obiettivi».
Per rilanciare queste richieste è stato indetto un presidio con volantinaggio che si terrà nella mattinata di venerdì 27 gennaio, dalle 9.30 alle 11.30, all’ingresso dell’ospedale San Polo di Monfalcone. «Vogliamo risposte chiare e concrete ai problemi che abbiamo posto», si legge in una nota unitaria delle segreterie provinciali, che chiedono di accelerare il percorso di attuazione della riforma sanitaria regionale. «Una riforma ““ si legge ancora nella nota ““ che i sindacati pensionati hanno condiviso da subito, proprio per gli obiettivi che essa si prefigge, a partire dal potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale. A oggi ““ concludono però i sindacati ““ dobbiamo però registrare forti ritardi nell’attuazione di quegli obiettivi».