Riclassificazione case di riposo, dalla Giunta un segnale positivo
«Finalmente
si riconosce la necessità di riprendere in mano il dossier della
riclassificazione delle case di silenzio. Il segnale è positivo, dopo
che per
cinque anni il regolamento in materia è rimasto chiuso nei cassetti
dell’assesorato,
nonostante i nostri ripetuti inviti ad affrontare l’argomento». La
responsabile
welfare della Cgil regionale Orietta Olivo commenta così l’uscita della
bozza
di regolamento sulle case di riposo, rimarcando però che l’opzione
prioritaria,
per il sindacato, è l’assistenza a domicilio di anziani e non
autosufficienti:
«La cosiddetta “istituzionalizzazione” ““ spiega Olivo ““ è soltanto
l’ultima delle
soluzioni, quindi il blocco dei posti letto deve essere mantenuto e
fatto
rispettare. Non bisogna aumentare l’offerta, ma garantire standard
residenziali
e di servizio omogenei su tutto il territorio regionale, tenendo conto
dei
bisogni e delle condizioni individuali degli ospiti e contenendo gli
importi delle rette. Questo, ovviamente,
richiede adeguate dotazioni organiche e interventi sulla formazione del
personale».
La Cgil, in ogni
caso, apprezza che si sia riaperto il percorso. «In ogni caso ““ conclude
Olivo ““ ci riserviamo di approfondire la materia attraverso incontri
specifici con l’assessorato
alla salute».