Regolamento Fap, no al doppio binario anziani disabili
Un solo regolamento per gli interventi del Fondo per l’autonomia possibile. Questa la posizione delle segreterie regionali dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil, contrari all’introduzione di una doppia disciplina per anziani e disabili, come invece richiesto dalla Consulta regionale delle associazioni dei disabili. «Consideriamo inaccettabile ““ dichiarano i segretari regionali Ezio Medeot (Spi-Cgil), Gianfranco Valenta (Fnp-Cisl) e Magda Gruarin (Uilp-Uil) ““ la proposta della Consulta di regolamentare in modo diverso gli interventi per i disabili e quelli per gli anziani, perché in entrambi i casi l’obiettivo è quello di sostenere l’assistenza a domicilio di persone con elevato grado di non autosufficienza, evitando il più possibile il ricovero in strutture socio-sanitarie».
Oltre a chiedere di confermare l’attuale impostazione del regolamento, i pensionati esprimono una valutazione complessivamente positiva dei nuovi criteri Isee introdotti a livello nazionale, criteri che potrebbero venire adottati anche a livello regionale, salvo modifiche da approvare in però tempo utile per il varo del regolamento 2015. «L’introduzione del limite di reddito di 60mila euro e di altre modifiche in senso restrittivo è compensata dall’applicazione di franchigie e deduzioni, per cui non inciderà sulle possibilità di accesso agli interventi del Fap, tanto più dopo l’eclusione dell’indennità di accompagnamento dal conteggio dei redditi», sostengono i sindacati pensionati, che non giudicano pertanto prioritaria la definizione di criteri diversi a livello regionale.