Quote rosa, no a passi indietro
La proposta di legge del Pdl che abroga i limite dei mandati e le cosiddette “quote rosa” nella Giunta regionale costituisce un grave passo indietro rispetto alle esigenze di rinnovamento della politica e alla necessità di estendere gli spazi della democrazia reale. È infatti indispensabile rafforzare l’esercizio delle responsabilità politiche e amministrative, come aveva fatto la giunta Illy, attraverso azioni positive che offrano nuove opportunità di partecipazione ai giovani e alle donne, ancora penalizzati dalle dinamiche socio-culturali e dalla concezione della politica come attività riservata a circuiti chiusi di professionisti.
È fin troppo evidente infatti come più di quindici anni di ininterrotto esercizio del potere finiscano per determinare posizioni di monopolio, per usare una metafora economica, e riducono il livello di concorrenza. Quanto ai meccanismi che possono favorire la partecipazione delle donne alla vita politica, penso che essi siano necessari finché nel costume e nella cultura non sarà entrato a pieno titolo il riconoscimento effettivo delle pari opportunità non solo come principio di equità, ma come strumento capace di arricchire e rinnovare la politica.
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg