Primo Maggio: manifestazioni in tutta la regione

Manifestazioni in tutta la regione in occasione del Primo Maggio: a livello regionale saranno quattro, una per provincia. Salta infatti quella organizzata dai sindacati dell’Alto Friuli, che hanno deciso di rinunciare al consueto appuntamento di Venzone e saranno invece a Martignacco, in visita al presidio dei lavoratori Safilo, a sostegno dei quali è stata anche promossa una raccolta di fondi.
In linea con la tradizione invece gli altri appuntamenti di venerdì mattina. A Trieste ci sarà il classico corteo da campo San Giacomo a piazza Unità, che sarà concluso dal segretario provinciale della Cgil Adriano Sincovich. I sindacati isontini si ritroveranno a Gradisca d’Isonzo, dove parlerà il segretario generale della Uil pensionati Romano Bellissima. Per Udine e la Bassa Friulana appuntamento a Cervignano, con la consueta manifestazione unitaria di Cgil-Cisl-Uil e Confagricolutra: sul palco, prima del comizio conclusivo della segretaria confederale Cgil Vera Lamonica, interverrà tra gli altri anche una lavoratrice della Safilo. Il coerteo di Pordenone, infine, partirà come ogni anno da piazza Municipio e si concluderà, dopo il comizio di un esponente Uil, con l’omaggio floreale alle vittime del Lavoro.  
Il Primo Maggio sarà anche un importante banco di prova per i rapporti unitari. «Le sfide poste dalla crisi impongono al sindacato di valorizzare gli elementi di unione e le battaglie unitarie portate avanti qui in Friuli Venezia Giulia». Questo l’appello che il segretario regionale Franco Belci lancia a Cisl e Uil in vista del Primo Maggio: «Non si tratta di rivedere le proprie convinzioni e le posizioni assunte a livello nazionale su tempi importanti come la contrattazione – ha dichiarato Belci nel corso del direttivo regionale convocato oggi a Pasian di Prato – ma di proseguire una strategia che, in questa regione, ci ha visti uniti su diversi fronti: dal tavolo anti-crisi, al quale ci siamo presentati con una piattaforma unitaria, all’ultimo esempio della legge regionale sulla sicurezza». Un fronte unico, ha affermato Belci, che deve tenere sia nella gestione delle tante emergenze legate alla crisi, come Safilo, Caffaro, Ferriera di Servola, Electrolux, sia in vista di altre vertenze importanti come quella del rinnovo contrattuale del comparto unico. «Estremamente importante – ha proseguito il segretario – che si vada verso la presentazione di una piattaforma unitaria sulla sanità».
Restano comunque diversità di vedute importanti. Su tutte la riforma della contrattazione, in merito alla quale la Cgil ribadisce con forza il suo no e ricorda i risultati del referendum: «Hanno votato 50mila lavoratori – ricorda Belci – vale a dire il 62% di quelli che nel 2007 si erano espressi sul protocollo sul welfare, quando al referendum avevano aderito anche Cisl e Uil. In alcune importanti categorie come i metalmeccanici e il pubblico impiego, tra l’altro, il numero dei votanti ha largamente superato quello degli iscritti Cgil. E il 93% dei voti, complessivamente, hanno bocciato il nuovo modello contrattuale». Estremamente positivo, per il segretario, anche il bilancio dello sciopero del 18 marzo, «che ha visto una grande manifestazione di piazza a Udine», e della manifestazione nazionale Cgil del 4 aprile.