Più privato in sanità ? Lo Spi Cgil dice no
Non molti mesi fa lo Spi-Cgil, assieme a molte associazioni e comitati di cittadini, si chiedeva a cosa mirasse la scelta, messa in atto dalla Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene, di frantumare e ridimensionare il Servizio sanitario pubblico in Friuli Venezia Giulia. La risposta, oltre che nella programmazione della Giunta e negli Atti delle Aziende sanitarie, ormai definitivamente approvati, è evidente anche nelle dichiarazioni dell’assessore Riccardi: l’obiettivo reale è di aumentare il finanziamento alle imprese private del settore.
Sono molti i fatti che, confermando questa deriva, rafforzano le nostre preoccupazioni: l’applicazione delle indicazioni del Pnrr in maniera contraria allo spirito delle stesse, la previsione di nuove strutture senza un progetto riguardo alla gestione e agli operatori (forse anch’essi privati?), l’ulteriore crescita delle liste di attesa, che sono giunte a livelli insostenibili per la popolazione.
Invece di investire nella sanità pubblica per rispondere meglio ai bisogni di salute dei cittadini, la Giunta dichiara di voler ampliare il ricorso alle imprese private, bollando come ideologiche le legittime riserve espresse da tutti coloro che chiedono un servizio sanitario pubblico universalistico, efficiente, equo. Chi governa questa regione sappia che non la consideriamo una battaglia persa: lo Spi continuerà a combatterla in prima fila, in difesa dei cittadini del Friuli Venezia Giulia e del loro diritto alla salute.
Roberto Treu, segretario generale Spi Cgil Fvg