«Intendiamo esprimere la nostra solidarietà a Beppino Englaro, che sta combattendo a viso aperto una battaglia non solo per sua figlia, ma anche per una crescita della consapevolezza civile nel Paese. Nello stesso tempo
la Cgil vuole denunciare l’atteggiamento cinico e strumentale con cui il Presidente del Consiglio sta utilizzando questa vicenda per cercare di piegare
la Costituzione ai propri interessi di parte». Il segretario regionale Franco Belci spiega così le ragioni del presidio che
la Cgil organizza oggi, con inizio alle 16, davanti all’ingresso dell’istituto “
La Quiete ”.
«Come è già avvenuto in passato – aggiunge il segretario –
la Cgil è pronta a battersi per contrastare ogni tentativo di modificare i principi fondamentali della nostra Costituzione: a un disegno simile, del resto, il popolo italiano ha già detto no nel 2006. Se continuerà su questa strada, Berlusconi otterrà lo stesso risultato». Altrettanto duro il giudizio sull’atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche: «Che hanno utilizzato ogni forma di pressione sul Governo e sulle forze politiche – spiega Belci – per imporre le posizioni della Chiesa, spingendosi al punto di esprimere pubbliche lodi nei confronti dell’esecutivo, nonostante il gravissimo scontro istituzionale aperto da Berlusconi col Presidente della Repubblica».