Paracadute per le vittime del nuovo Isee, i sindacati sollecitano la Regione 

L’anno nuovo riparte con un fronte sindacale delicatissimo: quello del welfare dietro al quale sono appese migliaia di famiglie. Il nuovo Isee formulato ormai da un anno dalle norme del governo ““ che ha introdotto un diverso sistema nel calcolo rivedendo radicalmente i campi di applicazione relativi alla determinazione economica personale ““ ha tagliato fuori moltissime persone dal Fondo per l’autonomia possibile (l’assegno che aiuta decine e decine di famiglie a fronteggiare la quotidianità  di anziani e persone con gravi handicap), sostegno a disabili e anziani, fondi per le bollette, contributi per asili e case di riposo, ticket sanitari, carta famiglia, borse di studio e altro ancora. 
La Cgil ha anche una stima sulle “vittime”: 20mila in tutto il Friuli Venezia Giulia. Ora le parti sociali si attendono dalla Regione dati precisi sui contraccolpi e sollecitano un faccia a faccia con la giunta Serracchiani, come ribadisce Ezio Medeot, segretario generale regionale Spi Cgil. «L’anno scorso abbiamo stimato una platea di 20mila esclusi e lo confermiamo. Abbiamo sollecitato la Regione a fare una disamina sul nuovo meccanismo, perché serve un monitoraggio. Da parte nostra è partita la richiesta all’assessore Telesca di un confronto per decidere come gestire il futuro». 
Richiesta che pare l’assessore regionale alle Politiche sociali Maria Sandra Telesca intende accogliere. Nei prossimi giorni convocherà  non solo le parti sociali, ma pure le associazioni di disabili. Una decisione, questa, pensata per valutare a fondo i contraccolpi del nuovo Isee oprattutto per quanto riguarda una della misure del welfare più delicate in assoluto: il Fap. L’assessore, tuttavia, non è ancora in grado di quantificare con esattezza gli effetti: non sa, cioè, quanti effettivamente sono stati esclusi dai provvedimenti sociali.