Lo Spi di Trieste: «Inaccettabile la soluzione della nave per gli anziani positivi»

Lo Spi Cgil e la Uil Pensionati hanno già  espresso un giudizio
negativo 15 giorni fa attraverso i rispettivi segretari regionali,
sulla decisione della Regione di acquisire una nave traghetto per
ricoverare gli anziani positivi Covid attualmente posizionati nelle
case di riposo di Trieste. Tale decisione 48 ore fa è stata
presentata dal Presidente della Regione Fedriga, come una scelta
tecnico-sanitaria fatta da Asugi a cui la Regione deve adeguarsi.
La cosa ci risulta
sorprendente e contraddittoria poiché nell’incontro del 6 maggio
2020 con le organizzazioni sindacali confederali, il Direttore
generale di Asugi, Poggiana, pur confermando la necessità  di porre
le persone anziane contagiate in sedi dedicate e gestibili, ha
tuttavia negato che la scelta di utilizzare la nave fosse l’opzione
principale della stessa Azienda sanitaria.
Lo Spi Cgil di
Trieste, nell’evidenziare la grave contraddizione di cui sopra,
ribadisce tutte le sue perplessità  sui percorsi fatti da Regione e
Asugi ormai a oltre 20 giorni dall’insorgenza di tale dibattito, e
denuncia i seri limiti tecnici da una parte, ma anche gli esorbitanti
costi di una soluzione ancora non chiarita all’opinione pubblica
nelle sue premesse e nelle sue prospettive.
Per il sindacato non
si possono scaricare sulle persone più deboli gli evidenti limiti di
intervento assistenziale che il sistema socio sanitario triestino ha
dimostrato.
Spiace in tale
contesto che dopo quanto è successo in 60 giorni, il sindaco della
città  abbia come unica preoccupazione che il rumore della nave
ormeggiata in porto possa disturbare i cittadini dei rioni
prospicenti.
Adriano Sincovich
Segretario Spi Cgil
Trieste