In 3.500 dal Friuli Venezia Giulia al Circo Massimo
«Si vede a occhio nudo che il nostro sindacato rappresenta tutte le generazioni: lavoratori di tutte le età, pensionati, studenti». Franco Belci commenta così, dal Circo Massimo, il successo della manifestazione nazionale della Cgil: «Sapevamo che saremmo stati in tanti, ma la partecipazione è andata addirittura oltre alle aspettative», dichiara il segretario regionale, che valuta in 3.500 persone i manifestanti provenienti dal Friuli Venezia Giulia, in virtù delle adesioni arrivate nell’immediata vigilia del 4 aprile. Tra di loro anche le delegazioni della Caffaro e della Safilo, imbarcate dai pullman di Udine ai caselli di San Giorgio di Nogaro e di Latisana. «Due aziende simbolo – commenta ancora Belci – di una crisi che nella nostra regione vede oltre ventimila lavoratori in cassa integrazione».
Nelle primissime ore del mattino l’arrivo degli oltre trenta pullman partiti venerdì sera dai cinque comprensori, ai quali si sono aggiunti i pensionati partiti in mattinata e per ultimi i cinquecento del treno speciale, che è arrivato alla Stazione Tiburtina alle 10, con oltre un’ora di ritardo rispetto all’orario previsto. La testa dell’imponente corteo partito dalla Tiburtina, punto di raccolta delle regioni del Nord, è entrata al Circo Massimo attorno alle 11, la coda, che comprendeva il Friuli Venezia Giulia, dopo mezzogiorno. Tra i manifestanti della nostra regione anche moltissimi lavoratori della scuola e un centinaio di studenti, che hanno sfilato dietro lo striscione della Flc-Cgil, con lo slogan «Chi taglia la scuola spegne il futuro», riferito agli oltre mille tagli previsti nell’anno 2008-2009 sul personale docente e non docente delle scuole regionali.