Il 10 dicembre la mobilitazione per i pensionati residenti all’estero

Una giornata, il 10 dicembre, per dare voce alle decine di migliaia di italiani, pensionati e anziani, residenti all’estero in condizione di indigenza, verso un Paese che spesso li ha dimenticati e un Governo che non li ha mai considerati. La mobilitazione, organizzata da Spi-Cgil, Fno-Cisl e Uilp-Uil, coinvolgerà 104 sedi di ambasciate e consolati in 28 paesi, oltre a decine di Comites, i comitati degli italiani all’estero, per un’iniziativa sindacale che non ha precedenti.
Il sindacato italiano è stato storicamente presente all’estero con i suoi patronati, contribuendo in maniera determinante all’affermazione dei diritti degli emigranti. Per decenni i valori del sindacalismo italiano all’estero si sono espressi nelle battaglie per il lavoro, nel sacrificio di milioni di nostri connazionali, nell’impegno civile che hanno contribuito in maniera spesso decisiva alla crescita sociale dei Paesi di accoglienza.
Lo testimoniano ancora oggi le migliaia di delegati e di dirigenti di origine italiana presenti nei sindacati di tutto il mondo. Ma è la prima volta che dal sindacato italiano parte un segnale a tutti i nostri emigranti nel mondo, in particolar modo a quelli più anziani. E’ la prima volta che il sindacato unitariamente, attraverso le sue strutture e i patronati, fa sentire la sua voce in maniera coordinata e organizzata a sostegno delle condizioni della nostra emigrazione e dei pensionati più in difficoltà.
Questi incontri saranno l’occasione quindi per illustrare la piattaforma unitaria basata su 6 punti, alcuni dei quali particolarmente interessanti anche per i titolari di pensione italiana residenti in Croazia e Slovenia. Infatti un punto riguarda tutta una serie di problemi ancora esistenti dovuti al cambiamento dell’affidatario del servizio di pagamento delle pensioni all’estero da parte dell’Inps, e cioè l’Istituto centrale delle Banche popolari italiane. Questo cambiamento ha comportato una serie di problemi non ancora del tutto risolti, nonostante le tante proteste e le continue rassicurazioni dell’Inps. Basti pensare a quante volte, arrivati allo sportello, si viene ancora oggi invitati a ripresentarsi con una nuova documentazione o a quante volte ci si trovi a pagare spese non dovute.
Un altro punto della piattaforma riguarda il problema degli indebiti. Infatti sui pensionati all’estero si abbatte la spada di Damocle di indebiti cumulatisi negli anni per la discontinuità delle campagne Red e del ritardo dell’Inps nell’aggiornamento dei redditi e dell’anagrafica dei pensionati.