Giù le mani dalla rivalutazione delle pensioni
Dopo
tante promesse di vicinanza alle esigenze di pensionati e lavoratori,
le prime scelte concrete del Governo Meloni sembrano andare
esattamente nella direzione opposta. Invece di inasprire la lotta
agli evasori, che al contrario vengono premiati con un condono e con
l’innalzamento del tetto al contante, si pensa di fare cassa
tagliando l’adeguamento delle pensioni all’inflazione. L’ipotesi,
infatti, è di rivedere al ribasso il meccanismo di rivalutazione
riconquistato dai pensionati nel 2022 dopo anni di lotte, peraltro
insufficiente a coprire un rincaro dei prezzi che viaggia oltre il
10%. Da
un lato regali agli evasori, insomma, dall’altro tagli a chi ha
versato quarant’anni di contributi e continua a pagare le tasse
fino all’ultimo centesimo. Lo Spi Cgil e i pensionati non staranno
a guardare: se questa è veramente la manovra a cui pensa il Governo,
la nostra mobilitazione sarà immediata e durissima.
tante promesse di vicinanza alle esigenze di pensionati e lavoratori,
le prime scelte concrete del Governo Meloni sembrano andare
esattamente nella direzione opposta. Invece di inasprire la lotta
agli evasori, che al contrario vengono premiati con un condono e con
l’innalzamento del tetto al contante, si pensa di fare cassa
tagliando l’adeguamento delle pensioni all’inflazione. L’ipotesi,
infatti, è di rivedere al ribasso il meccanismo di rivalutazione
riconquistato dai pensionati nel 2022 dopo anni di lotte, peraltro
insufficiente a coprire un rincaro dei prezzi che viaggia oltre il
10%. Da
un lato regali agli evasori, insomma, dall’altro tagli a chi ha
versato quarant’anni di contributi e continua a pagare le tasse
fino all’ultimo centesimo. Lo Spi Cgil e i pensionati non staranno
a guardare: se questa è veramente la manovra a cui pensa il Governo,
la nostra mobilitazione sarà immediata e durissima.