Fondo per l’Autonomia Possibile: il bilancio dei primi 4 anni
Il Fondo Per l’Autonomia Possibile (FAP) è in vita da quattro anni, riportiamo di seguito un primo sintetico bilancio.
Le risorse. Nel quadriennio 2007 – 2010, quelle assegnate al FAP sono aumentate da 17,2 a 27,2 milioni di euro (+ 58%), di cui, quelle complessive messe a disposizione della Regione FVG, invece, sono aumentate solo di 0,8 milioni – da 17,2 a 18 milioni – (+ 4,6%) mentre, l’aumento è avvenuto solo grazie alle risorse statali, provenienti dal riparto alle Regioni del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza(FNA): 2,3 milioni nel 2008, 6,9 nel 2009 e 9,2 nel 2010. Ciò dimostra che il FAP non può reggere senza l’apporto finanziario delle risorse statali. Per il 2011, dopo il forte impegno della CGIL, dello SPI e delle Regioni per ottenere, nella Finanziaria 2010, il ripristino dei 400 milioni già tagliati dal Governo e dopo la conferma del presidente Errani alla testa della Conferenza delle Regioni vorremmo poter contare sulla sollecita definizione del nuovo decreto di riparto che i ministri Sacconi e Tremonti devono definire, d’intesa con le Regioni, per ottenere la certezza che quei 9,2 milioni di spettanza della regione FVG, giungano qui fin dall’inizio del 2011, senza vincoli o cavilli di sorta.
Le regole: quelle originarie, entrate in vigore nel 2007, a seguito delle richieste avanzate dai Sindacati regionali dei Pensionati SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil a febbraio del 2009 e, dopo il confronto conclusosi il 14 settembre 2009, dovevano entrare in vigore dal 1° gennaio 2010. Così non è stato causa i ritardi della Regione.
Ora, finalmente, stanno per essere cambiate, speriamo da luglio 2010: Il Contributo (mensile) per l’Aiuto Familiare (CAF) sarà un po’ più alto per chi si avvale del sostegno di una badante – tra 200 a 910 euro, variabile in ragione del’orario di lavoro, della gravita e della fascia di reddito ISEE di appartenenza – a partire dai contratti da 20 ore settimanali (finora il minimo era 25), raggiungibili anche come somma di più contratti di lavoro. Qualora invece ci si avvalga di 2 o più badanti per oltre 54 ore settimanali, il sostegno mensile verrà maggiorato del 20%. Tali migliorie si applicano anche agli attuali percettori del CAF.
Invece, non abbiamo mai condiviso e non condividiamo la riduzione da 150 a 500 euro all’anno dell’Assegno Per l’Autonomia (APA), stabilita dalla Regione, per le famiglie – salvo quelle con redditi bassi e con ISEE fino a 7.500 euro – che assistono direttamente e a domicilio i propri anziani non autosufficienti, di livello medio e grave che, dopo l’entrata in vigore delle modifiche, richiederanno il sostegno del FAP. Così dicasi anche per il rifiuto, opposto dalla Regione alla richiesta dei Sindacati regionali SPI, FNP e UILP, di consentire di attualizzare l’ISEE in caso di modifiche significative dei redditi delle famiglie, ad esempio, a causa della crisi.
BADANTI In nero? Non conviene. Tenendo una badante in nero si corrono seri rischi e, a conti fatti e a maggior ragione dopo le suddette migliorie, non conviene, neanche economicamente, dovendo di conseguenza rinunciare, sia ad ogni beneficio statale e regionale, quelli fiscali, quelli del FAP ed anche al contributo una tantum di 1.000 euro a favore delle famiglie e delle persone che stipulano un nuovo contratto di lavoro.
In allegato alla presente, riportiamo una scheda unitaria con la sintesi degli eventi di questi quattro anni e le risorse FAP del quadriennio 2007-2010 e del 2010, assegnate ad ognuno dei 19 Ambiti.