Difendere la sanità pubblica, protesta in piazza con teatro e musica
(dal Piccolo, Cronaca di Trieste, 1° giugno 2022) In forte e dichiarata opposizione all’atto aziendale Asugi, ieri mattina in largo Barriera, come già era successo nel pomeriggio di mercoledì scorso nella centralissima via delle Torri, lo Spi Cgil ha organizzato un incontro pubblico, con la volontà di sensibilizzare e coinvolgere la popolazione sui temi della sanità pubblica triestina. Nuovamente, la formula scelta dagli organizzatori è stata quella di costruire l’evento attorno a una serie di interventi teatrali e musicali affidati in questo caso agli attori Maurizio Zacchigna e Giustina Testa, coordinati da Sabrina Morena, con l’ausilio tecnico di Carlo Visintini.
L’incontro, che si colloca tra le iniziative promosse dal Coordinamento per la difesa della sanità pubblica di Trieste, ha visto al microfono anche il segretario generale dello Spi Cgil giuliano Adriano Sincovich. Ma per lo più lo spazio è stato lasciato proprio alla drammatizzazione, anzi alla sdrammatizzazione, in chiave ironica, di scenette a tema con protagonisti personaggi di fantasia come i triestini Amalia e Eugenio, in rappresentanza del cittadino alle prese con varie situazioni legate all’attuale organizzazione e a alla possibile futura riorganizzazione sanitaria. Uno dei temi centrali ha riguardato l’accesa critica al dimezzamento dei distretti nell’area giuliana, oggi quattro e secondo la bozza di atto aziendale due.
«Troviamo fondamentale – spiega il segretario generale della Camera del lavoro della Cgil Michele Piga – sensibilizzare la popolazione rispetto alle conseguenze della riorganizzazione radicale proposta dall’atto aziendale, che depaupera il territorio e di conseguenza la vicinanza della popolazione rispetto alla sanità pubblica territoriale, predisponendo l’Azienda sanitaria a una privatizzazione che non consentirà più la presa in carico dei cittadini rispetto ai bisogni di salute complessivi».
Alle scenette sono stati alternati monologhi e canzoni accompagnate alla chitarra, dalla già originariamente tematica “La Cura” di Franco Battiato alle rivisitazioni umoristiche di un paio di celebri brani, per l’occasione dedicati agli argomenti al centro della stigmatizzazione dello Spi Cgil. (Annalisa Perini)