Congresso Spi a Cervignano: Treu confermato segretario

Una «mobilitazione costante e
crescente» nei confronti del Governo nazionale, che punti in primis
a una riforma del fisco, capace di colpire l’evasione e di tutelare
i redditi dei pensionati, che sono quelli che pagano più tasse a
parità  di reddito e che si sono visti tagliare la rivalutazione
degli assegni. Ma anche un’azione decisa nei confronti della Giunta
Fedriga, che «pur disponendo di risorse aggiuntive straordinarie non
ha saputo programmare un disegno strategico di crescita
socioeconomica della regione». Sono questi gli obiettivi che si
prefigge il Sindacato pensionati Cgil del Friuli Venezia Giulia,
convinto anche della necessità  di un radicale cambio di rotta sul
fronte delle politiche sanitarie. A dirlo Roberto Treu, confermato
oggi nel ruolo di segretario generale, al termine del congresso
regionale tenutosi a Cervignano del Friuli.
«Le
manovre finanziarie e di bilancio di questa Regione, che disponevano
di oltre un miliardo di risorse aggiuntive delle manovre autunnali e
degli ulteriori 300 milioni della legge di bilancio 2023, dimostrano
che gli indirizzi prevalenti di spesa rispondono a logiche
elettorali, piuttosto che alla capacità  di intervenire sui punti
critici e di indicare una strategia di sviluppo», ha affermato Treu
nella sua relazione introduttiva. «La dimostrazione ““ ha aggiunto
““ emerge dalla riduzione dal 59 al 51% della percentuale di
bilancio destinata alla salute e da un aumento nominale dei fondi per
il 2023 che non copre neppure la metà  della crescita
dell’inflazione».
La
situazione critica della sanità  regionale è stata uno dei temi
principali della relazione, letta davanti a una platea nella quale,
oltre al sindaco di Cervignano Andrea Balducci, intervenuto per i
saluti, figuravano tra gli altri il candidato alla presidenza della
Regione Massimo Moretuzzo, il segretario regionale del Partito
democratico Renzo Liva, i segretari regionali della Uil pensionati e
della Fnp Cisl, Magda Gruarin e Renzo Pizzolitto, i rappresentanti
dei sindacati pensionati della Slovenia, della Croazia e
dell’Ungheria. A preoccupare lo Spi, sul fronte delle politiche
sanitarie, i vuoti di personale, l’allungamento delle liste di
attesa, la «carenza di medici di base, confermata dal peggior
rapporto medici assistiti a livello nazionale», la scelta di
«allargare progressivamente il ruolo della sanità  privata», una
riforma sanitaria «che penalizza la territorialità  e la sanità  di
prossimità », la «pervicace indisponibilità  della Giunta Federiga
a realizzare confronti di merito con i sindacati e con le tante
espressioni del mondo sanitario». Da qui, per Treu, la necessità  di
proseguire nella mobilitazione che ha visto lo Spi e la Cgil parte
della rete di associazioni che ha raccolto 15mila firme a sostegno
della campagna per la difesa della sanità  pubblica.
 Aperto
dalla relazione di Treu e caratterizzato anche dagli interventi del
segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta e di Carla
Mastrantonio, della segreteria nazionale di pensionati Cgil, il
congresso si è concluso con l’elezione del nuovo direttivo, dei
delegati che rappresenteranno lo Spi al congresso nazionale di Verona
e a quello della Cgil regionale, in programma il 2-3 febbraio e
Tricesimo, e dell’assemblea generale. È stata quest’ultima, come
previsto lo Statuto, ad eleggere il segretario.