C’è anche la Uil: sciopero generale il 12 dicembre
Sciopero generale di Cgil e Uil il 12
dicembre. È questo l’esito dell’incontro tra i leader sindacali di Cgil,
Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, che
si è tenuto a margine del congresso della Uil. La Cgil posticipa così
lo sciopero generale già proclamato per venerdì 5 dicembre, mentre la
Cisl conferma il solo sciopero del pubblico impiego.
«Sui temi della
legge di stabilità e del Jobs act abbiamo registrato un importante
convergenza con la Uil e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale
il 12 dicembre con manifestazioni territoriali», ha annunciato il
segretario generale Susanna Camusso.
Nel suo intervento al congresso
della Uil ha aggiunto che «rassegnarsi ed aspettare non è la scelta che
un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema,
invece noi siamo la soluzione». La Cgil, ha proseguito Camusso, trova
irresponsabile che il Governo sostenga e teorizzi che tutti i luoghi
della mediazione sociali vadano cancellati. «Il premier ““ ha proseguito
Camusso ““ può stare sereno: non abbiamo il rimpianto della
concertazione, ma questo non significa che non c’è un luogo dove si
contratta con i sindacati. Perché contrattare è un temine nobile».
dicembre. È questo l’esito dell’incontro tra i leader sindacali di Cgil,
Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, che
si è tenuto a margine del congresso della Uil. La Cgil posticipa così
lo sciopero generale già proclamato per venerdì 5 dicembre, mentre la
Cisl conferma il solo sciopero del pubblico impiego.
«Sui temi della
legge di stabilità e del Jobs act abbiamo registrato un importante
convergenza con la Uil e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale
il 12 dicembre con manifestazioni territoriali», ha annunciato il
segretario generale Susanna Camusso.
Nel suo intervento al congresso
della Uil ha aggiunto che «rassegnarsi ed aspettare non è la scelta che
un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema,
invece noi siamo la soluzione». La Cgil, ha proseguito Camusso, trova
irresponsabile che il Governo sostenga e teorizzi che tutti i luoghi
della mediazione sociali vadano cancellati. «Il premier ““ ha proseguito
Camusso ““ può stare sereno: non abbiamo il rimpianto della
concertazione, ma questo non significa che non c’è un luogo dove si
contratta con i sindacati. Perché contrattare è un temine nobile».