Basso Isontino, si rafforza l’azione dello Spi Cgil
Ridurre le tasse e le tariffe locali ai meno abbienti, rivedendo anche le soglie d’accesso al welfare locale alla luce del nuovo Isee, che rischia di tagliare fuori dai benefici molte famiglie in condizioni di bisogno.
Questo l’appello che il segretario della lega distrettuale del Basso Isontino Giuseppe Novati, assieme alla segreteria provinciale del Sindacato pensionati Cgil, ha lanciato oggi in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Ronchi dei legionari. «Una sede ““ ha spiegato Novati ““ che nasce dall’accorpamento dei distretti di Ronchi e Monfalcone e che rafforza la presenza dello Spi e della Cgil sul territorio, offrendo ai nostri iscritti, in un unico recapito, i servizi fiscali e previdenziali, erogati da Caf e patronato, oltre agli sportelli del sindacato inquilini Sunia e dell’Auser».
Si è trattato di un investimento importante, sostenuto anche da fondi dello Spi nazionale, regionale, della Cgil isontina e del Caf, ma che risponde alla logica di potenziare non solo i servizi agli iscritti, ma anche il confronto con i Comuni, con le future Uti e con il Distretto sanitario. «Ogni anno ““ ha detto ancora Novati ““ rinnoviamo importanti accordi con gli enti locali sull’assistenza sociale, sul sostegno ai cittadini più disagiati, sulle tasse e sulle tariffe comunali, consapevoli come siamo che anche nell’Isontino cresce l’area della povertà e del disagio, anche a causa della progressiva perdita del potere di acquisto delle pensioni, sceso del 30% negli ultimi dieci anni. Da qui l’importanza del tavolo aperto col Governo sul fisco e sulla rivalutazione delle pensioni, ma anche del confronto con i Comuni, perché è sul territorio che il welfare viene gestito e organizzato».
La nuova sede, inaugurata alla presenza di Vittorio Franco e Giuseppe Torraco per lo Spi provinciale, dal segretario regionale Ezio Medeot e da Sandro Castiglioni in rappresentanza dello Spi nazionale, diventa il principale punto di riferimento per i 5.500 iscritti del Basso Isontino, più della metà dei tesserati Spi a livello provinciale, per 127 tra dirigenti e attivisti del Sindacato pensionati, oltre a una ventina di lavoratori o volontari dei diversi sportelli. Ma l’obiettivo a breve scadenza è di insediare nella struttura anche le principali categorie Cgil del lavoro attivo.