Anziani senza assistenza a Trieste, lettera aperta al sindaco
Lettera aperta al sindaco di Trieste Dipiazza da parte delle organizzazioni sindacali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, che vogliono risposte attese dallo scorso ottobre per sollecitare maggior attenzione sugli anziani senza assistenza. I numeri infatti sono allarmanti perché a Trieste vivono oltre 70 mila over 65, di cui circa 35.000 ultra 75enni, e i sindacati, che ne rappresentano oltre 20mila, chiedono per loro più attenzioni. Anche perché la recente crisi economica ha fatto aumentare il numero di poveri e, contemporaneamente, anche l’età media della popolazione e il numero delle malattie croniche. E ovviamente questi sono tutti fattori che determinano un maggior peso sull’assistenza sociale. Nella lettera i sindacati si chiedono: «I 400-500 circa assistiti in domiciliare sono un numero sufficiente? Sono un numero costante negli anni o è un numero in evoluzione? Con l’attuale situazione è reale la possibilità di esclusione dal diritto all’assistenza? Con che incidenza? Con quali criteri? C’è una sufficiente informazione tra i cittadini sulla possibilità di essere assistiti?». I sindacati dei pensionati Cgil Cisl e Uil esprimono poi la loro preoccupazione per «l’assordante silenzio del sindaco e la non volontà al confronto».
Adriano Sincovich, segretario dello Spi di Trieste, in particolare ha detto: «Siamo infastiditi e amareggiati per la mancanza di risposte e per alcuni atti intrapresi negli ultimi mesi verso gli anziani senza aver discusso prima col sindacato che li rappresenta, come la distribuzione dei farmaci». Per tutto questo martedì 6 febbraio i sindacati dei pensionati effettuano un volantinaggio sotto il Comune per informare i cittadini.