Welfare e imposte locali, a Udine il confronto con l’Anci
Rafforzare la contrattazione territoriale tra sindacati ed enti locali, per far fronte all’emergenza dettata dalla crisi, dalla manovra e dal taglio dei fondi ai Comuni. Taglio che rischia di determinare, come già segnalato dai sindaci della regione, pesanti ripercussioni sul livello dei servizi socio-sanitari gestiti dagli enti locali. Questi i temi affrontati a Udine dalla segreteria regionale dello Spi-Cgil nel corso di un seminario che ha visto la partecipazione del presidente dell’Anci Friuli Venezia Giulia Mario Pezzetta e di Giorgio Baiutti, vicecapogruppo del Pd in Consiglio e relatore di minoranza sulla Finanziaria 2012.
In una situazione di profonda crisi per le famiglie, per la caduta verticale dei redditi da lavoro e pensione rispetto all’aumento del costo della vita, delle imposte e delle tariffe, la rete di protezione socio-sanitaria non può essere indebolita ma va rafforzata. «La valorizzazione delle eccellenze del nostro sistema socio-sanitario – hanno spiegato Ezio Medeot e Gino Dorigo, della segreteria dello Spi Fvg – deve essere parte integrante della difesa di un’autonomia regionale messa oggi pesantemente in discussione».
Da qui due richieste. La prima alla Regione, chiamata a sbloccare immediatamente i trasferimenti dei fondi destinati agli enti locali. La seconda ai Comuni, nei confronti dei quali i sindacati rivendicano misure per il contenimento di imposte locali e tariffe, che per lo Spi-Cgil vanno adeguate al reddito Isee, e l’avvio immediato dei protocolli con l’Agenzia delle Entrate sul concorso degli enti locali nella lotta all’evasione. Dalla quale, secondo il sindacato, possono arrivare importanti risorse da destinare alla salvaguardia e al potenziamento del welfare locale.