Non autosufficienza, finalmente il DDL. Ma è solo il primo passo
Il disegno di legge sulla non autosufficienza approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri del Governo Draghi è «un’importante eredità che l’esecutivo uscente affida al nuovo Parlamento e al futuro Governo, fondamentale per innovare, potenziare e uniformare gli interventi a favore di anziani e soggetti fragili, dando risposte a una platea che comprende quasi 3 milioni di cittadini a livello nazionale e 80mila in regione, tra non autosufficienti e persone a rischio di non autosufficienza». È quanto dichiara Roberto Treu, segretario del Sindacato pensionati Cgil del Friuli Venezia Giulia, precisando che l’approvazione del ddl è solo un primo passo, e purtroppo tardivo: «L’obiettivo di una nuova legge sulla non autosufficienza ““ spiega Treu ““ era atteso entro questa legislatura. Al nuovo Parlamento il compito di dare immediato seguito a questa norma, da discutere e approvare entro la prossima primavera per centrare gli importanti obiettivi previsti dal Pnrr sul fronte dell’assistenza agli anziani e ai non autosufficienti, traguardo su cui l’Italia marca un pesante deficit rispetto ai principali Paesi europei». Lo Spi, aggiunge Treu, si impegna a «vigilare per monitorare i tempi dell’iter parlamentare e i contenuti di un ddl che punta sulla sanità territoriale e di prossimità , sul rafforzamento dell’assistenza domiciliare, sulla semplificazione dell’accesso ai servizi socio-assistenziali, sul sostegno alle politiche per l’invecchiamento attivo, con innovazioni che potrebbero dare un importante quadro di miglioramento anche per le misure delle Regioni».