Pensionati tartassati, ecco i numeri
Oltre 1.500 euro di tasse in più su un reddito di 15mila euro. È la misura del carico fiscale aggiuntivo che grava sui pensionati, dopo l’ultima riforma fiscale, in vigore dal 1° gennaio. Ad aggravare il gap il confronto, estremamente penalizzante anche per le fasce di reddito dei rispettivi beneficiari, tra l’ex bonus Renzi (80 euro ieri, 100 oggi sui salari fino a 15mila euro) e la quattordicesima, molto più contenuta negli importi. Il divario massimo tocca i 1.561 euro sui redditi di 15mila euro lordi, ma si mantiene molto alto in tutta la fascia compresa tra i 15mila e i 30mila euro. Già a quota 12mila euro, meno di mille euro lordi al mese, un pensionato paga oltre 500 euro di tasse in più rispetto a un lavoratore dipendente. Un danno che si aggiunge a quello delle mancate o insufficienti rivalutazioni degli assegni dopo il 2011.
Nei grafici allegati il confronto sulle imposte di pensionati e lavoratori dipendenti e il differente andamento della pressione fiscale dal 2021 a oggi.