Lo Spi: «Sanità  Fvg, sono mesi che denunciamo ritardi e disorganizzazione»

I dati dei cali delle prestazioni della sanità  regionale causati dalla pandemia sono molto pesanti. Le flessioni dal 2020 sono state significative, sia per quanto riguarda visite ed esami, sia per gli interventi chirurgici, con liste di attesa sempre più lunghe. Un problema che Roberto Treu, segretario generale dello Spi Cgil Fvg, aveva sollevato da tempo e in diverse occasioni: «Sono mesi che denunciamo ritardi e disorganizzazione, tuttora permangono situazioni di criticità  e sono tante le segnalazioni che arrivano anche a noi. E spesso si tratta di lunghe attese che riguardano le cure oncologiche, con terapie saltate o spostate. Ci sono state anche gravi battute d’arresto sul fronte dello screening. Ed è un problema importante, perché soprattutto in questo settore parliamo di trattamenti fondamentali per la salute del paziente». Di fronte a questa situazione, spesso le persone si trovano davanti a un bivio, ovvero se aspettare o rivolgersi al privato. «Ma molto dipende dalla situazione sanitaria del singolo paziente – dice Treu – e dal quadro economico familiare. In campo oncologico poi c’è da ricordare che alcune cure non sono proprio presenti nel privato o sono estremamente costose. Gli interventi per le emergenze ci sono stati: sono tutti gli altri a registrare lungaggini pesanti. E poi c’è il problema personale: ci sono medici e infermieri che in tutta la regione si sono licenziati dopo tanta fatica e tensione. Spesso hanno scelto di trasferirsi nel privato. Certo, i problemi sono gli stessi di altre regioni, ma qui da noi forse sono più sentiti perché eravamo abituati a un sistema di qualità »