Cambio della guardia ai vertici dell’Auser Fvg: è Ezio Medeot il nuovo presidente
È Ezio Medeot il nuovo presidente dell’Auser Friuli
Venezia Giulia. L’associazione, una delle principali realtà attive nel
volontariato a livello nazionale e locale fondata nel 1989 su iniziativa dello Spi Cgil, conta nella nostra regione
quasi 10mila iscritti e controlla una rete di 39 tra sedi e circoli
affiliati, con un migliaio di volontari impegnati nell’accompagnamento e
nell’assistenza ad anziani e non autosufficienti, nel supporto ai
Comuni, nell’organizzazione di attività sociali, culturali, turistiche e
ricreative, nella promozione dell’invecchiamento attivo. Tra i fiori
all’occhiello le Università dell’Età libera attive sul territorio
regionale, pronte a ripartire a pieno regime con i corsi dedicati non
soltanto agli anziani, ma a persone di ogni età desiderose di
approfondire le proprie conoscenze, esplorare nuove attività e nuovi
hobby.
Venezia Giulia. L’associazione, una delle principali realtà attive nel
volontariato a livello nazionale e locale fondata nel 1989 su iniziativa dello Spi Cgil, conta nella nostra regione
quasi 10mila iscritti e controlla una rete di 39 tra sedi e circoli
affiliati, con un migliaio di volontari impegnati nell’accompagnamento e
nell’assistenza ad anziani e non autosufficienti, nel supporto ai
Comuni, nell’organizzazione di attività sociali, culturali, turistiche e
ricreative, nella promozione dell’invecchiamento attivo. Tra i fiori
all’occhiello le Università dell’Età libera attive sul territorio
regionale, pronte a ripartire a pieno regime con i corsi dedicati non
soltanto agli anziani, ma a persone di ogni età desiderose di
approfondire le proprie conoscenze, esplorare nuove attività e nuovi
hobby.
Il congresso regionale tenutosi oggi a Montereale Valcellina
(Pordenone) si è concluso con il passaggio del testimone dal presidente
uscente Gianfranco Pizzolitto, che ha guidato l’Auser Fvg per otto anni, e il suo successore Ezio Medeot, eletto all’unanimità .
Isontino, Medeot ha al suo attivo un lungo curriculum sindacale nelle
file della Cgil. Già segretario generale dell’allora Camera del lavoro
dell’Alto Friuli e componente della segreteria regionale Cgil, ha
guidato anche la Filcams (commercio) e dal 2011 al 2020 il Sindacato
pensionati del Friuli Venezia Giulia. «L’obiettivo ““ spiega ““ è di
consolidare e possibilmente rafforzare il radicamento dell’Auser in
regione, come pilastro di quel welfare sussidiario che sempre più può e
deve puntellare l’indispensabile ruolo della sanità pubblica e dei
servizi sociali dei comuni e dei distretti nell’assistenza agli anziani.
Il mio predecessore mi affida una rete di iscritti, volontari e
strutture rimasta vitale nonostante il forte ridimensionamento delle
attività imposto dalla pandemia, e che intendiamo rilanciare a pieno
regime in questa fase. Fase che, pur restando delicata e irta di
incognite sugli scenari futuri, ci auguriamo possa continuare ad essere
di ripresa economica e sociale». Tra le richieste che l’Auser lancia a
Regione e comuni in primo piano c’è l’esigenza di rafforzare la rete
della sanità pubblica sul territorio, come anche il dialogo con le
rappresentanze sociali e con gli attori del terzo settore, «che assieme
alle istituzioni regionali e locali vogliono concorrere al processo di
rafforzamento del welfare, per promuovere l’invecchiamento attivo e per
contribuire, grazie anche al patrimonio di cultura e professionalità
degli anziani, alla crescita economica e sociale delle nostre comunità ».
(Pordenone) si è concluso con il passaggio del testimone dal presidente
uscente Gianfranco Pizzolitto, che ha guidato l’Auser Fvg per otto anni, e il suo successore Ezio Medeot, eletto all’unanimità .
Isontino, Medeot ha al suo attivo un lungo curriculum sindacale nelle
file della Cgil. Già segretario generale dell’allora Camera del lavoro
dell’Alto Friuli e componente della segreteria regionale Cgil, ha
guidato anche la Filcams (commercio) e dal 2011 al 2020 il Sindacato
pensionati del Friuli Venezia Giulia. «L’obiettivo ““ spiega ““ è di
consolidare e possibilmente rafforzare il radicamento dell’Auser in
regione, come pilastro di quel welfare sussidiario che sempre più può e
deve puntellare l’indispensabile ruolo della sanità pubblica e dei
servizi sociali dei comuni e dei distretti nell’assistenza agli anziani.
Il mio predecessore mi affida una rete di iscritti, volontari e
strutture rimasta vitale nonostante il forte ridimensionamento delle
attività imposto dalla pandemia, e che intendiamo rilanciare a pieno
regime in questa fase. Fase che, pur restando delicata e irta di
incognite sugli scenari futuri, ci auguriamo possa continuare ad essere
di ripresa economica e sociale». Tra le richieste che l’Auser lancia a
Regione e comuni in primo piano c’è l’esigenza di rafforzare la rete
della sanità pubblica sul territorio, come anche il dialogo con le
rappresentanze sociali e con gli attori del terzo settore, «che assieme
alle istituzioni regionali e locali vogliono concorrere al processo di
rafforzamento del welfare, per promuovere l’invecchiamento attivo e per
contribuire, grazie anche al patrimonio di cultura e professionalità
degli anziani, alla crescita economica e sociale delle nostre comunità ».