Il direttivo Spi Cgil Fvg: solidarietà ai lavoratori della sanità
Questo l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal comitato direttivo dello Spi Cgil Fvg, svoltosi venerdì 13 novembre 2020:
Il comitato direttivo dello Spi Cgil regionale esprime la propria solidarietà e il ringraziamento agli operatori del servizio sanitario regionale, impegnati a fronteggiare gli effetti della pandemia e a salvaguardare la salute dei cittadini, sia quelli affetti da Covid 19 che a coloro che sono affetti da altre patologie.
Il comitato direttivo rimarca la difficilissima situazione che migliaia di cittadini stanno vivendo sia a livello sociale che sanitario. Le persone, e in particolare gli anziani, si sentono sole e indifese di fronte alle difficoltà di affrontare le conseguenze del Covid-19: difficoltà a fare i tamponi e a conoscerne gli esiti, difficoltà nell’assistenza domiciliare e nel rapporto col medici di famiglia. Insomma, troppe persone vivono con grande sofferenza e paura quanto sta accadendo, non trovando risposta dalle istituzioni preposte. Troppi vivono quarantene e isolamenti fiduciari in condizioni di profonda solitudine, anche a causa dei ritardi del Governo regionale sui temi delle politiche socio sanitarie e sulle strategie per affrontare la seconda ondata. Il comitato direttivo, inoltre, ritiene che ogni vita umana meriti rispetto e pari dignità di trattamento, e che non ci può essere contrapposizione tra giovani e anziani: i diritti costituzionali, infatti, sono gli stessi per tutti i cittadini, e gli anziani non possono essere calpestati in quei diritti che la loro generazione ha difeso e portato avanti con la sua storia di impegno politico e civile.
Solo grazie alle iniziative dello Spi, della Cgil e dei sindacati unitari si è riaperto un importante confronto con l’assessore alla Sanità , dal quale ci attendiamo collaborazione e risposte finalmente efficaci per affrontare la seconda ondata, che vede la Regione in pesante ritardo nel mettere in campo le scelte necessarie sul fronte ospedaliero, delle strutture per anziani e disabili e dell’assistenza domiciliare.
Di fronte al caos organizzativo dovuto alle scelte tardive e confuse della Regione, tutti gli operatori sono costretti a sopperire con la professionalità e l’abnegazione che ha sempre contraddistinto il loro impegno. Esprimiamo pieno appoggio alla richiesta di adeguamento degli organici ai vari livelli, sottostimati anche in questa fase così straordinaria.
Anche per quanto riguarda le Usca, chiediamo che vengano potenziate con l’aumento del personale addetto e con personale di supporto. Ribadiamo inoltre la necessità di garantire formazione e sicurezza anche ai lavoratori delle case di riposo, sia del personale diretto che indiretto.
Lo Spi del Friuli Venezia Giulia è a fianco dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil nelle iniziative di mobilitazione e di lotta per un servizio sanitario pubblico e universale rafforzato, per condizioni di lavoro adeguate e finalizzate al miglioramento dei servizi ospedalieri e territoriali, a favore di una sanità sempre più efficiente e qualificata.