Rivalutazione delle pensioni, si avvicina la sentenza
La Corte Costituzionale ha fissato per il 24 ottobre la prima udienza sulla legittimità della legge 109/2015. Approvata in conversione del decreto 65/2015, la norma ha ridefinito il sistema di adeguamento delle pensioni al tasso d’inflazione, dopo che la Consulta, sempre nel 2015, aveva decretato l’illegittimità del blocco della rivalutazione nel biennio 2012-2013, introdotto dalla legge Monti-Fornero per le pensioni di importo superiore a 3 volte il trattamento minimo.
Convinti che anche il nuovo metodo, non avendo ripristinato la piena rivalutazione dei trattamenti, abbia profili di incostituzionalità , i sindacati dei pensionati hanno promosso diversi ricorsi pilota in sede giudiziaria. Molti tribunali, ravvisando anch’essi una possibile incompatibilità della norma con la Costituzione, hanno rimesso la questione alla Consulta. Che ha fissato, come detto in apertura, la prima udienza per la fine di ottobre. «Ci auguriamo ““ scrivono in una nota unitaria i segretari generali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp Uil Ivan Pedretti, Ermenegildo Bonfanti e Romano Bellissima ““ che la Corte ripristini il diritto sulla base di quanto previsto dalla stessa Corte con la sentenza 70/2015, e sancisca la riliquidazione dei trattamenti pensionistici, applicando la corretta indicizzazione e superando in pieno il blocco avvenuto nel biennio 2012-2013».