Invecchiamento attivo, pensionati in pressing
Verrà presentato a breve il piano annuale degli interventi di attuazione della legge regionale sull’invecchiamento attivo (22/2014). È quanto è stato annunciato alle segreterie del sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil nel corso dell’audizione di oggi in Consiglio regionale, espressamente richiesta dalle sigle sindacali dei pensionati al presidente Franco Iacop
Al centro dell’audizione non soltanto l’attuazione della legge sull’invecchiamento attivo, che sconta sensibili ritardi, ma tutti i temi affrontati dalla piattaforma nazionale dei sindacati pensionati, che rivendicano nei confronti del Governo la riduzione della pressione fiscale sulle pensioni, meccanismi più adeguati di rivalutazione degli assegni pensionistici al costo della vita, la difesa del welfare locale e la modifica della riforma Fornero, con particolare riferimento al drastico innalzamento dell’età pensionabile, che sta determinando pesantissimi effetti anche in termini di aumento della disoccupazione giovanile.
Questi i temi toccati dagli interventi di Magda Gruarin (Uilp-Uil), Renato Pizzolitto (Fnp-Cisl) e Daniele Roviani (Spi-Cgil), concordi nel denunciare una situazione di crescente disagio tra gli oltre 360mila pensionati del Fvg. Da qui,
«forti di un confronto che a livello regionale sta producendo buoni risultati»,
l’appello che i sindacati rivolgono al Consiglio e alla Giunta, invitati ad «assumere iniziative concrete nei confronti del Governo per sollecitare lo sblocco del tavolo nazionale su fisco e pensioni e l’avvio del confronto sulla riforma previdenziale, come chiesto con insistenza dai sindacati confederali». Tra gli interventi prioritari rivendicati da Spi, Fnp e Uilp una più corretta applicazione della sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni e l’estensione del bonus di 80 euro alle pensioni più basse, primo passo «verso una piena, indispensabile equiparazione del trattamento fiscale tra pensionati e lavoratori».
Al centro dell’audizione non soltanto l’attuazione della legge sull’invecchiamento attivo, che sconta sensibili ritardi, ma tutti i temi affrontati dalla piattaforma nazionale dei sindacati pensionati, che rivendicano nei confronti del Governo la riduzione della pressione fiscale sulle pensioni, meccanismi più adeguati di rivalutazione degli assegni pensionistici al costo della vita, la difesa del welfare locale e la modifica della riforma Fornero, con particolare riferimento al drastico innalzamento dell’età pensionabile, che sta determinando pesantissimi effetti anche in termini di aumento della disoccupazione giovanile.
Questi i temi toccati dagli interventi di Magda Gruarin (Uilp-Uil), Renato Pizzolitto (Fnp-Cisl) e Daniele Roviani (Spi-Cgil), concordi nel denunciare una situazione di crescente disagio tra gli oltre 360mila pensionati del Fvg. Da qui,
«forti di un confronto che a livello regionale sta producendo buoni risultati»,
l’appello che i sindacati rivolgono al Consiglio e alla Giunta, invitati ad «assumere iniziative concrete nei confronti del Governo per sollecitare lo sblocco del tavolo nazionale su fisco e pensioni e l’avvio del confronto sulla riforma previdenziale, come chiesto con insistenza dai sindacati confederali». Tra gli interventi prioritari rivendicati da Spi, Fnp e Uilp una più corretta applicazione della sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni e l’estensione del bonus di 80 euro alle pensioni più basse, primo passo «verso una piena, indispensabile equiparazione del trattamento fiscale tra pensionati e lavoratori».