Pensioni, le beffa di gennaio. Assegni più bassi rispetto a dicembre
Il problema riguarda solo gennaio, ma suona come una beffa per i pensionati. Nel primo mese del 2015, infatti, le pensioni subiranno una lieve riduzione rispetto all’importo del 2014. È l’effetto della riduzione del tasso di rivalutazione Istat relativo al 2014, sceso dall’1,2% fissato in via provvisoria all’1,1% indicato come tasso definitivo a fine anno. Essendo calata l’inflazione, in sostanza, cala anche l’adeguamento degli assegni pensionistici. E i titolari, a gennaio, sono chiamati a restituire quello 0,1% in più che era stato loro versato sulle mensilità dello scorso anno: il valore in detrazione supererà quello della rivalutazione Istat, fissata provvisoriamente per il 2015 al tasso dello 0,3%. Al netto delle detrazioni, quindi da febbraio, gli aumenti andranno da 1,50 euro per le pensioni minime a poco più di 3 euro per quelle da 1.500 euro.
Per approfondimenti vedi a pag. 3 dell’ultimo numero (3/2014) di Liberetà Fvg, pubblicato su questo sito.