80 euro anche ai pensionati: in Fvg raccolte cinquantamila firme
L’obiettivo era di 50mila firme, e i sindacati dei pensionati del Friuli Venezia Giulia l’hanno raggiunto. Tante, infatti, sono le cartoline che dalla nostra regione verranno recapitate a Palazzo Chigi, per chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi l’estensione ai pensionati del bonus fiscale di 80 euro mensili già riconosciuto ai lavoratori dipendenti. «Un risultato ““ commentano i segretari regionali Ezio Medeot (Spi-Cgil), Gianfranco Valenta (Fnp-Cisl) e Magda Gruarin (Uilp-Uil) ““ che testimonia quanto sia sentita questa richiesta dai pensionati del Friuli Venezia Giulia, esposti anch’essi, come tante famiglie di lavoratori colpiti dalla disoccupazione e dalla precarietà , a un’allarmante crescita delle aree di povertà e di disagio».
MOBILITAZIONE. Le cartoline, con impresso lo slogan #Non stiamo sereni, sono state distribuite nell’ambito di una mobilitazione nazionale che non punta solo all’ottenimento del bonus, ma ad una riforma complessiva che riduca la pressione fiscale sul lavoro dipendente e sulle pensioni, a una più efficace lotta all’evasione, alla difesa del welfare, alla piena rivalutazione delle pensioni, in linea con la piattaforma su previdenza e fisco varata dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil.
LE BATTAGLIE IN FVG. «Su questi temi ““ spiegano Medeot, Valenta e Gruarin ““ si innestano anche altre battaglie regionali e locali come quella per la legge sull’invecchiamento attivo, sull’esenzione dai ticket per i redditi più bassi, sulla riduzione delle addizionali e delle imposte comunali, al centro di un’intensa attività di contrattazione sociale con i sindaci del Friuli Venezia Giulia, ai quali chiediamo anche di dare un contributo concreto alla lotta all’evasione, sottoscrivendo quei protocolli con l’Agenzia delle Entrate cui hanno aderito finora solo pochissime amministrazioni, contrariamente a quanto avviene in altre regioni. Consideriamo importante, in ogni caso, il segnale lanciato dalla Giunta regionale con l’aumento della dotazione del Fap in sede di manovra estiva, a lungo sollecitato dai sindacati pensionati».
I REDDITI. L’esclusione dal bonus fiscale, secondo Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, è la conseguenza del luogo comune secondo il quale i pensionati non sarebbero colpiti dalla crisi. «Tesi pienamente smentita ““ commentano i segretari regionali ““ dall’attività quotidiana sul campo che svolgiamo nelle quasi 300 sedi o recapiti in cui operiamo in questa regione e anche dai dati Istat sui redditi dei pensionati in Fvg, il 35% dei quali non arriva ai 1.000 euro lordi mensili, mentre addirittura il 60% è al di sotto della soglia dei 1.500 euro, sempre al lordo delle tasse. Tasse che i pensionati, contrariamente ad altre categorie di contribuenti, pagano fino all’ultimo centesimo. Considerando che in molti casi si tratta di famiglie monoreddito e che tra le donne la percentuale dei redditi al di sotto dei mille euro mensili sfiora il 50%, è evidente i privilegiati, tra i pensionati, sono soltanto una ristretta minoranza».