Niente Cud per posta ai pensionati
Le sedi sindacali e i patronati sono a
disposizione di tutti i pensionati, iscritti e non, che si trovino
impossibilitati ad accedere al Cud e al prospetto riepilogativo della pensione
in forma telematica. A comunicarlo sono le segreterie regionali dei sindacati
Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Ulp-Uil, pronti a far fronte all’ennesima emergenza incombente
sugli oltre 380mila pensionati della regione, che da quest’anno, come tutti i
pensionati italiani, non riceveranno più per posta il Cud e il modello ObisM.
L’accesso alla documentazione personale, da
quest’anno, è possibile solo per via telematica, attraverso il codice
d’identificazione (Pin) attribuito dall’Inps a tutti i pensionati. «Una scelta vessatoria
““ commentano Adriana Merola (Spi-Cgil), Marisa Susanna (Fnp-Cisl) e Arnoldo
Renni (Uilp-Uil) ““ che comporterà evidenti disagi per larghe fasce di pensionati.
Tanto più che neppure l’invio telematico garantirà , a quanto pare, il rispetto
della scadenza del 28 febbraio come termine entro il quale rendere disponibile
il Cud ai pensionati. Molti dei quali, lo scorso anno, hanno ricevuto la
documentazione fiscale solo a maggio».
L’esigenza di razionalizzare i costi dell’Inps,
per i sindacati, non giustifica un taglio così drastico delle comunicazioni nei
confronti di un’utenza particolare come quella rappresentata da pensionati e
anziani. Da qui la battaglia portata avanti a livello nazionale da Spi, Fnp e
Uilp per ripristinare l’invio postale della documentazione annuale a tutti i
pensionati. Altri confronti sono portati avanti a livello locale per chiedere a
tutte le sedi Inps della regione di potenziare gli sportelli dedicati al
rilascio del Cud.
Ma i pensionati, come detto in apertura,
possono anche rivolgersi alle sedi territoriali dei sindacati e ai patronati,
per accedere telematicamente alla propria posizione previdenziale e ottenere la
relativa documentazione.