Emergenza Red, 17mila i pensionati coinvolti in regione
Sono 17.039 i pensionati del Friuli Venezia Giulia che hanno
ricevuto o riceveranno dall’Inps le lettere di sollecito con cui l’istituto li
invita a regolarizzarsi con l’invio del modello Red per gli anni 2009 e 2010.
La questione, più specificamente, riguarda i titolari di prestazioni
previdenziali il cui importo è legato al reddito del beneficiario
(reversibilità , assegni di invalidità , pensioni di invalidità civile, pensioni
sociali, trattamenti integrati al minimo e assegni familiari), che col modello
Red è tenuto pertanto a certificare l’ammontare complessivo dei redditi propri
o del nucleo familiare.
I PENSIONATI INTERESSATI IN REGIONE
GORIZIA |
2.119 |
UDINE |
8.276 |
PORDENONE |
2.951 |
TRIESTE |
3.693 |
TOTALE |
17.039 |
Le lettere inviate dall’istituto invitano gli interessati a
inviare i dati richiesti entro il 28 febbraio del 2013, pena la decurtazione o
la sospensione dei pagamenti. A livello nazionale sono coinvolti 980mila
pensionati, di cui 950 mila sono chiamati a inviare il modello Red relativo ai
redditi 2010.
I pensionati cui è stata inviata la lettera di sollecito,
con preavviso di sospensione della prestazione, sono quelli per i quali i
redditi 2010 risultavano non comunicati all’Inps al 5 dicembre 2012, dopo un
controllo incrociato effettuato sulle dichiarazioni Red pervenute tramite Caf, sulle
dichiarazioni reddituali allegate a domande di ricostituzione pervenute tramite
patronato, sulle dichiarazioni pervenute direttamente dai cittadini tramite Pin
e incrociando i dati con quelli dell’Agenzia delle Entrate.
Comprensibile la preoccupazione dei tanti pensionati
interessati, in maggioranza persone a basso reddito, ma lo Spi Cgil del Friuli Venezia
Giulia li invita a non perdere la calma: «Nella quasi totalità dei casi ““
spiega Adriana Merola, della segreteria regionale ““ si tratta di sanare un
difetto di comunicazione. O di verificare, se invece la comunicazione è stata
regolarmente effettuata, i motivi della mancata “registrazione” da parte dell’istituto.
Tutto questo può essere fatto rivolgendosi al Caf, Ai patronati o alla sede più
vicina del sindacato pensionati. Dal momento che il termine fissato dall’istituto
scade il 28 febbraio, pur trovandoci di fronte a migliaia di casi, c’è tutto il
tempo per sanare ogni eventuale irregolarità ».
La sospensione o la decurtazione dei trattamenti, in ogni
caso, non sarà immediata. Non lo sarà infatti neppure per i 30mila pensionati
in ritardo con la comunicazione dei redditi 2009, ai quali, però, l’Inps ha già
congelato in via cautelativa l’adeguamento Istat del 3% previsto per quest’anno.
È bene specificare, in ogni caso, che alla
compilazione del modello Red sono tenuti anche i pensionati che non
percepiscano altri redditi diversi dalla pensione, chiamati in sostanza ad
autocertificare l’assenza di altre fonti di reddito. Sono infatti esonerati
dalla presentazione del modello solo i pensionati con più di 80 anni d’età che
con l’ultima dichiarazione Red presentata abbiano dichiarato di non possedere
redditi diversi dalla pensione. «L’emergenza venutasi a creare ““ conclude
Merola ““ dovrebbe comunque essere gestita più facilmente rispetto a quella già
verificatasi a fine 2011 sui Red 2009, grazie alla convenzione nazionale siglata
da Inps, Caf e professionisti, che consente la gestione telematica dell’intera
filiera».