Sanità  e Welfare, pensionati in pressing su Regione e Comuni

Incrementare i 34 milioni destinati quest’anno al finanziamento del fondo per l’assistenza domiciliare, per ridurre le liste di attesa. Garantire le risorse necessarie al rifinanziamento del fondo sociale, che va potenziato per fronteggiare la crescita delle povertà, e all’avvio dei nuovi piani di zona. Approvare entro l’anno la legge sulla riforma delle residenze sociosanitarie assistite, secondo gli impegni presi dall’assessore nel corso dell’ultimo incontro con i sindacati. È quanto chiedono le segreterie regionali dei sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, che in una lettera inviata all’assessore alla Sanità Luca Ciriani esprimono «viva apprensione, nonostante le dichiarazioni dell’assessore, sulla conferma delle poste riguardanti sanità e sociale, apprensione rafforzata dai tagli nei trasferimenti ai Comuni, che rischiano di avere gravi ripercussioni sul welfare territoriale».
A lanciare l’appello sono i segretari generali Ezio Medeot (Spi), Gianfranco Valenta (Fnp) e Magda Gruarin (Uilp), che sollecitano la convocazione di un incontro con Ciriani, «per poter verificare concretamente – scrivono – l’esatto ammontare delle risorse stanziate sull’assistenza socio-sanitaria». Risorse che secondo i pensionati non andrebbero soltanto confermate sui livelli del bilancio 2012, ma anche incrementate, «in relazione sia al progressivo invecchiamento della popolazione sia per fronteggiare l’espansione dell’area di disagio e povertà, causata da una crisi economica e occupazionale sempre più pesante».
Con analoga preoccupazione i sindacati dei pensionati si sono rivolti anche ai sindaci, chiedendo un incontro anche al presidente dell’Anci regionale Mario Pezzetta. Il timore è che i tagli nei trasferimenti agli enti locali e il patto di stabilità finiscano per ridurre la quantità e sulla qualità dei servizi socio-sanitari gestiti dai Comuni, singolarmente o in forma associata. In una situazione caratterizzata da una crescente carenza di risorse, per i sindacati diventa indispensabile «un maggiore impegno sul versante della lotta all’evasione, attraverso quei protocolli che i Comuni possono siglare con l’Agenzia delle Entrate, anche con il coordinamento della regione, ma che finora sono stati sottoscritti a livello regionale da una esigua minoranza di amministrazioni». L’incontro con Pezzetta servirà anche a sollecitare iniziative in tal senso da parte dei Comuni.