Grande successo per la festa regionale di Liberetà
Grande successo per la sesta festa regionale di Liberetà, che si è svolta il 20 settembre a Trieste nella cornice del bagno Ausonia. Al centro del dibattito l’invecchiamento attivo e la solidarietà fra le generazioni.
Il volontariato non è solo un indispensabile motore di solidarietà, di relazioni sociali e di scambio culturale tra le persone e le generazioni, ma anche uno strumento fondamentale per valorizzare il ruolo degli anziani della società: questo il messaggio lanciato dal Sindacato pensionati Cgil e dall’Auser del Fvg.
Al centro della giornata il tema dell’invecchiamento attivo, che per lo Spi e per l’Auser deve costituire un banco di prova anche per le politiche sul welfare, a maggior ragione in una regione dove gli over 65 rappresentano il 22,4% della popolazione, con punte del 27% a Trieste. «Di fronte al processo demografico in atto – ha dichiarato il segretario regionale dello Spi-Cgil Ezio Medeot – bisogna intensificare l’utilizzo di strumenti che sostengono la permanenza dell’anziano nel suo ambiente familiare, la sua autosufficienza, la sua partecipazione alla vita sociale».Concetti, questi, ribaditi da Renata Bagatin, della segreteria nazionale Spi: «La nuova rivoluzione sociale e culturale – queste le sue parole – ha portato gli anziani a scoprire nuovi ruoli e nuove funzioni, ma allo stesso tempo sono indispensabili politiche che contrastino la diffusione della precarietà tra i giovani, perché è a rischio la tenuta della solidarietà fra le generazioni».
Promuovere l’invecchiamento attivo, per lo Spi, richiede un mix di interventi in campo socio-sanitario,culturale, formativo. Ma un ruolo fondamentale, come detto, lo può svolgere anche il volontariato. A sottolinearlo Elios Vertovese, il presidente regionale dell’Auser (10milaiscritti e 1.200 volontari attivi in regione), che ha ricordato come ilv olontariato coinvolga 3 milioni di persone in Italia e almeno 50mila in Fvg,dove sono attive ben 1.700 associazioni, con un contributo di atttività stimabile in almeno 250mila ore settimanali.