Fondo autonomia possibile, nel 2012 nessun taglio
Gli stanziamenti per l’assistenza domiciliare ad anziani e non autosufficienti saranno confermati sui livelli del 2011. Anche nel 2012, quindi, la dotazione del Fondo per l’autonomia possibile (Fap) sarà di 32 milioni, come nel 2011, compresi i 3 milioni aggiuntivi stanziati in sede di assestamento di bilancio.
Questo l’impegno che l’assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic si è assunto con i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, nel corso di un incontro chiesto per fare il punto su Fap, servizi territoriali e case di riposo. A chiedere la conferma dei fondi 2011 erano stati gli stessi sindacati dei pensionati, preoccupati delle possibili ricadute del taglio del fondo nazionale per la non autosufficienza, che nel 2012 comporterà minori trasferimenti per 9 milioni dallo Stato. Minori trasferimenti che la Giunta, con l’assessore Kosic, si è impegnata a compensare con risorse regionali.
«Abbiamo concordato con l’assessore – spiegano i segretari regionali Ezio Medeot (Spi), Gianfranco Valenta (Fnp) e Arnoldo Renni (Uilp) – la necessità di difendere e rafforzare il welfare territoriale, strumento indispensabile per far fronte non solo all’invecchiamento dell’età media, ma anche alle nuove emergenze dettate dalla crisi».
Spi, Fnp e Uilp hanno inoltre presentato all’assessore una richiesta di modifica al regolamento del Fap, che punta a una rimodulazione delle erogazioni e delle prestazioni, che secondo i sindacati pensionati vanno agganciate in modo più stretto al reddito e al livello di non autosufficienza degli assistiti. Con la stessa logica, secondo Spi, Fnp e Uilp, bisogna intervenire anche per ridurre l’impatto degli aumenti delle rette delle case di riposo. Case di riposo delle quali è stato sollecitato per l’ennesima volta l’avvio del processo di riqualificazione, per migliorare gli standard di servizio anche attraverso nuove assunzioni e nuovi percorsi di formazione del personale. Chiesto inoltre l’avvio di un piano montagna, per rafforzare i servizi territoriali a favore di anziani e non autosufficienti nelle aree più disagiate.
Su tutti questi temi l’assessore si è impegnato a chiudere il confronto entro la fine dell’anno. Sempre entro la fine dell’anno l’assessorato si è impegnato a portare in Giunta i nuovi piani di zona, strumenti che i sindacati considerano fondamentali per ridisegnare e rafforzare la rete dei servizi socio-sanitari sul territorio.
Questo l’impegno che l’assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic si è assunto con i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, nel corso di un incontro chiesto per fare il punto su Fap, servizi territoriali e case di riposo. A chiedere la conferma dei fondi 2011 erano stati gli stessi sindacati dei pensionati, preoccupati delle possibili ricadute del taglio del fondo nazionale per la non autosufficienza, che nel 2012 comporterà minori trasferimenti per 9 milioni dallo Stato. Minori trasferimenti che la Giunta, con l’assessore Kosic, si è impegnata a compensare con risorse regionali.
«Abbiamo concordato con l’assessore – spiegano i segretari regionali Ezio Medeot (Spi), Gianfranco Valenta (Fnp) e Arnoldo Renni (Uilp) – la necessità di difendere e rafforzare il welfare territoriale, strumento indispensabile per far fronte non solo all’invecchiamento dell’età media, ma anche alle nuove emergenze dettate dalla crisi».
Spi, Fnp e Uilp hanno inoltre presentato all’assessore una richiesta di modifica al regolamento del Fap, che punta a una rimodulazione delle erogazioni e delle prestazioni, che secondo i sindacati pensionati vanno agganciate in modo più stretto al reddito e al livello di non autosufficienza degli assistiti. Con la stessa logica, secondo Spi, Fnp e Uilp, bisogna intervenire anche per ridurre l’impatto degli aumenti delle rette delle case di riposo. Case di riposo delle quali è stato sollecitato per l’ennesima volta l’avvio del processo di riqualificazione, per migliorare gli standard di servizio anche attraverso nuove assunzioni e nuovi percorsi di formazione del personale. Chiesto inoltre l’avvio di un piano montagna, per rafforzare i servizi territoriali a favore di anziani e non autosufficienti nelle aree più disagiate.
Su tutti questi temi l’assessore si è impegnato a chiudere il confronto entro la fine dell’anno. Sempre entro la fine dell’anno l’assessorato si è impegnato a portare in Giunta i nuovi piani di zona, strumenti che i sindacati considerano fondamentali per ridisegnare e rafforzare la rete dei servizi socio-sanitari sul territorio.