Cantone ed Epifani alla festa nazionale di Liberetà a Perugia
Sono stati in 10.000 ad ascoltare il comizio conclusivo della tre giorni di festa organizzata a Perugia dallo Spi Cgil. A partire dall’incontro di benvenuto con il Sindaco di Perugia, tenutosi giovedì, tanti i dibattiti e gli spettacoli che hanno animato la 16a edizione della festa “LiberEtà”. Un incontro sul valore della Costituzione, ma anche: concerti e teatro, il dibattito organizzato da LiberEtà, il mensile dello Spi Cgil, sull’attuale panorama dell’informazione e la presentazione del libro di Bruno Bellini “Quando Lama si fermò ad Amelia ”, organizzata dalla casa editrice LiberEtà e dallo Spi Cgil dell’Umbria.
A chiudere l’iniziativa di festa gli interventi di Carla Cantone, Segretaria Generale dello Spi Cgil, e di Guglielmo Epifani, Segretario generale della Cgil.
“Aspettiamo da un anno una risposta del governo su un tema molto delicato: la non autosufficienza, ma il silenzio del governo non si limita a questo – spiega Carla Cantone – tocca tanti altri aspetti della vita dei cittadini della terza età”.“Non dice nulla – precisa la segretaria dello Spi – sull’estensione della quattordicesima alla platea dei pensionati, nulla sulla tutela del reddito, nulla sulle condizioni più generali degli anziani, solo la riproposizione della vecchia e inefficace social card, con una veste sempre più caritatevole. Lo Spi Cgil non ci sta”.
“La Cgil, ha poi ribadito nell’intervento conclusivo Guglielmo Epifani, tornando sul tema dell’approvazione del DDL sicurezza ”ha protestato sino ad oggi e continuerà a farlo” contro la nuova legge sulla sicurezza, parlando di ”norme lesive dei diritti delle persone”.
Il segretario della Cgil, ricordando i temi della crisi, spiega che “i prossimi mesi, stando ai nostri dati, dal punto di vista dell’occupazione saranno quelli più difficili” e si dichiara “stupito dal fatto che, di fronte ad un dato così pesante, specie sul versante occupazione, il governo non provi a fare un pò di più per evitare una condizione in cui molte piccole aziende chiuderanno e molti lavoratori metteranno a rischio il loro lavoro”.
Il segretario della Cgilha concluso il suo intervento ribadendo che “Il conflitto sociale si ha quando alle persone non si offrono prospettive. Non c’è soltanto, come dice il Governo, un problema di fiducia dei consumatori: c’è anche un problema di sicurezza dei lavoratori, incerti sul loro posto di lavoro, e il problema sociale è conseguente a questa incertezza”.