La Cgil: il DDL sicurezza è una ferita nel nostro ordinamento
Da oggi si potranno organizzare le ronde e l’immigrazione clandestina è diventata un reato. L’aula del Senato ha approvato il DDL sulla sicurezza che è legge dello Stato (157 SI, 124 NO e 3 astenuti).
Oltre all’inasprimento delle pene verso gli stranieri che soggiornano irregolarmente nel nostro paese, si stabilisce che il periodo di trattenimento utile per la loro identificazione potrà raggiungere i 180 giorni, rispetto ai 60 di prima. Una pena di tre anni sarà inflitta a chi affitta una casa ad un cittadino non italiano senza regolare permesso di soggiorno.
Via libera anche alle ‘ronde’, ovvero alle associazioni volontarie dei cittadini ‘a guardia’ dei quartieri. I ‘volontari per la sicurezza’ (così sono chiamati nella legge) non potranno girare armati e svolgeranno attività di segnalazione alle forze dell’ordine, ma non di presidio del territorio.
Questi sono alcuni dei provvedimenti contenuti nel DDL approvato, che inoltre reintroduce il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, rivede le norme anti-raket ed inasprisce il 41bis. Aumentati i poteri dei sindaci in materia di pubblica sicurezza e decoro urbano, come nel caso dei writers. Introdotto l’albo dei clochard e liberalizzata la vendita dello spray al peperoncino.
“Un provvedimento che apre una ferita profonda nel nostro ordinamento giuridico e, soprattutto, nella nostra democrazia, comprimendo gli spazi di libertà”. E’ questo il commento delle segretarie confederali della Cgil, Vera Lamonica e Morena Piccinini, dopo il via libera del Senato al DDL sicurezza. Il provvedimento, spiegano le due dirigenti sindacali, “così come è stato approvato, si dimostra vessatorio e razzista: l’introduzione del reato di clandestinità, oltre ad essere una vera assurdità giuridica, obbliga i medici alla denuncia e condanna gli immigrati alla clandestinità. Un vero e proprio stravolgimento della cultura giuridica del nostro paese, che per rispondere ad un furore ideologico calpesta l’umanità”.
Così come, aggiungono Lamonica e Piccinini, “è un falso accertato che questa legge aumenterà la sicurezza quando, contemporaneamente, alle forze dell’ordine vengono decurtati i fondi. E non saranno certamente le ronde, che prefigurano una inaudita e anticostituzionale privatizzazione della sicurezza, a rendere i cittadini più sicuri. Si può dire che da oggi – concludono le segretarie confederali della CGIL – il paese è meno libero e più insicuro”.